giovedì 30 ottobre 2008

STUPIDITà UMANA

Le cose oggi si sono messe in modo che la stupidità umana trionfa....il decreto Gelmini è stato approvato,e che sia un bene o un male,subito la nostra generazione ha mostrato i livelli di stupidità ed ignoranza raggiunti.......mi riferisco agli scontri che ci sono stati a Roma in Piazza Navona.....ma dove siamo? ragazzi di 18,19 20 anni, per non parlare dei trentenni disperati,che si picchiano a suon di sedie,tavoli e spranghe...e per cosa?xkè non tutti abbiamo le stesse idee...queste persone sono tutte uguali,anche se simpatizzano per partiti politici diversi:IGNORANTI
Potrei dire di peggio ma non meritano tanta considerazione.....DESTRA SINISTRA.....ma fatela finita siete solo dei violenti che si coprono dietro ideali politici.....e se fossi vostra madre altro che mazzate vi tirerei......

mercoledì 29 ottobre 2008

OPEN EDUCATIONAL RESOURCES

The term "open educational resources" was first adopted at UNESCO's 2002 Forum on the Impact of Open Courseware for Higher Education in Developing Countries funded by the William and Flora Hewlett Foundation. Open educational resources are educational materials and resources offered freely and openly for anyone to use and under some licenses to re-mix, improve and redistribute. Open educational resources include:
  • Learning content: full courses, course materials, content modules, learning objects, collections, and journals.
  • Tools: Software to support the creation, delivery, use and improvement of open learning content including searching and organization of content, content and learning management systems, content development tools, and on-line learning communities.
  • Implementation resources: Intellectual property licenses to promote open publishing of materials, design-principles, and localization of content.

From 24 October to 2 December 2005 the UNESCO on-line Forum Open course content for higher education took place.
In September 2006, the Third Annual Open Education Conference (Community, Culture and Content) was held in Logan, Utah. The last conference was held on September 24-27, 2007 in Logan, Utah.
In June 2007, educators at the iCommons iSummit in Dubrovnik joined the open movement worldwide to showcase emerging open education initiatives and to explore ways to better create, share and evolve open educational materials.
In January 2008 The Cape Town Open Education Declaration was published.

Since 2005 there has been a marked increase in the Open Educational Resource (OER) movement and in Open Educational Licenses (like Creative Commons). Many of the projects on OER were funded by the William and Flora Hewlett Foundation, and partly also by the Shuttleworth Foundation that focuses on projects concerning collaborative content creation. There has been a strong international debate on how to apply OER in practice and the UNESCO chaired a vivid discussion on this through its International Institute of Educational Planning (IIEP).
By the second half of 2006 it also became clear to some of the forerunners that OER and Free/Libre Open Source Software (FLOSS) do somehow belong together. As a result, the discussion groups of IIEP on OER and FLOSS were merged and forces were further joined through mergers with a related OECD campaign.
Main article: FLOSS
What has still not become clear by now to most actors in the OER domain is that there are further links between the OER and the Free / Libre Open Source Software (FLOSS) movements, beyond the principles of “FREE” and “OPEN”. The FLOSS model stands for more than this and, like e.g. Wikipedia, shows how users can become active “resource” creators and how those resources can be re-used and freely maintained. In OER on the other hand a focus is still on the traditional way of resource creation and role distributions.
However, Teachers Without Borders, a non-profit based in Seattle, is currently developing a new OER website where members can take courses, discuss their findings with people around the world, and publish their work, all on the same website. Their goal is to connect educators and learners from around the world and give free access to a wide variety of courses, thus helping to close the education divide. www.teacherswithoutborders.org
FLOSS communities are today known for producing good quality software using a different development approach than proprietary software producer. FLOSS is built by a community of volunteers and might be backed by companies that generate their revenues by providing services related to the software. In more recent years FLOSS communities also gained attention for their community production and support models and regarding their way of knowledge creation and learning. FLOSS communities possess many characteristics that educational settings seek to apply such as:
Open and inclusive ethos: everyone can participate, no charges, no deadlines, life long participation
Up to date content; everyone can add, edit and update the content
Materials are usually the product of many authors with many contributions from people other than authors
Frequent releases and updates where product features and community structures are the result of a continuous re-negotiation / reflection process within a continuous development cycle
Prior learning outcomes and processes are systematically available through mailing lists, forums, commented code and further instructional materials (re-use)
A large support network; provided voluntarily by the community member in a collaborative manner nearly 24/7
Free Riders (lurker) welcome paradox – the more the better
New ICT solutions are adapted early by the community
Educational settings might be partly aware that FLOSS-like principles can benefit education, but there has been no structured and systematically approach on mapping and transferring them, or to develop new educational models and scenarios around them. The European Union funded FLOSSCom project is likely to be the first attempt to map the open source landscape from an educational point of view, but further research and work still remains to be done.

martedì 28 ottobre 2008

Intervista al tg...che figure:)

mamma mia stamani proprio non ci voleva...ero diretta a lezione come tutti i giorni(perchè io non ho tempo da perdere in baggianate)quando eccoti arrivare un omino con una telecamera e un giubbotto con sopra scritto mediaset:) terrore...io e la mia amica giuggiola abbiamo tentato di fuggire e far finta di niente,ma nulla....però via almeno abbiamo espresso la nostra opinione su quello che sta accadendo in quest'ultimo periodo a Firenze, e in molte università d'Italia...e poi dai...fa effetto vedersi al tg 5 delle 20.00....e con questa comparsa è già la seconda volta che faccio capolino nello schermo di casa...ci avrò preso gusto:)??????peggio del prezzemolo oh......via saluti e baci,vado a ninna visto che domani all'otto devo prendere il treno e farmi un'altra giornata all'uni....ma non di cazzeggio....:)baci

venerdì 24 ottobre 2008

ma dove viviamo?

ho appena ascoltato al tg una notizia riguardo a questo ormai "famoso" Pietro Maso....non userò mezzi termini per esprimere tutto il mio disprezzo per lui e per chi si è permesso di farlo uscire di galera,per chi ha creduto che Pietro è ormai in grado di circolare libero per l'Italia...io mi domando come diavolo si possa far uscire prima del tempo un elemento del genere,un uomo che ha ucciso i propri genitori per una cazzo di eredità,scusate il termine ma è quello che penso.
questi magistrati dovrebbero riuscire a svolgere meglio il proprio lavoro,perchè non è possibile che un assassino abbia più diritti del comune cittadino...sono stufa di vedere delinquenti liberi,stufa di tutto questo bonismo che in Italia sembra diffondersi come una moda:ma stiamo scherzando? chi sbaglia paga, ma deve pagare tutta la pena che viene stabilita, non permettere che dopo poco sia nuovamente libero di fare i cavolacci suoi....che schifo di paese sta diventando il nostro....che amarezza...

italia vergognati...

Semilibertà per Pietro Maso
Pietro Maso, condannato a trent'anni di detenzione
+ Maso, il killer ragazzino che sognava la bella vita

Nel '91 uccise i genitori per l’ereditàIl sindaco di Montecchia di Crosara:dovrebbe scontare tutta la condanna
MILANOMassacrò i genitori per impossessarsi dell’eredità. Oggi, a distanza di 17 anni, il Tribunale di sorveglianza di Milano ha concesso a Pietro Maso il regime di semilibertà. L’uomo, che godeva già di permessi premio, uccise il padre e la madre nella loro casa di Montecchia di Crosara (Verona) il 17 aprile del 1991. Al momento del delitto aveva diciannove anni.Il caso ebbe un grandissimo clamore anche per le terribili modalità dei delitti. Il ragazzo insieme a tre amici si appostò in cucina e quando il padre Antonio e la madre Rosa tornarono da una riunione in parrocchia li colpì con una spranga. Un solo movente, l’eredità. Il gruppo aveva progettato il delitto da tempo e indossava tute da lavoro e maschere di carnevale. In precedenza Maso e i suoi complici avevano già provato a uccidere i genitori del ragazzo, prima con un ordigno rudimentale fatto con due bombole di gas e poi tentando di investire mamma Rosa.Per l’omicidio dei genitori Pietro Maso è stato condannato a trent’anni di reclusione il 29 febbraio 1992, pena confermata sia in appello che in Cassazione, dove la condanna divenne definitiva nel 1994. Già due volte prima dell’aprile dello scorso anno Maso era stato vicino a ottenere un permesso premio, ma, in entrambi i casi, si era visto sfumare all’ultimo momento la possibilità di uscire, anche se solo per poche ore, dal carcere. Il sindaco di Montecchia di Crosara, Giuseppe Cavazza, è scettico: «I giudici avranno valutato bene prima di concedere la semilibertà a Maso, ma resto del parere che la condanna dovrebbe essere scontata fino in fondo». «Più che come la penso io - afferma Cavazza - bisognerebbe chiedere come giudicano la semilibertà a Maso alcuni miei paesani, che credo potrebbero non essere tanto d'accordo». A Montecchia risede ancora solo un’anziana zia di Pietro Maso, mentre le sorelle Laura e Nadia, dopo il delitto e il caso mediatico che ne seguì, si sono trasferite altrove.

decreto 133 che paura....

LA RIFORMA GELMINI: IL TESTO INTEGRALE

Legge N. 133 del 6 agosto 2008 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 - Suppl. Ordinario n. 196
Art. 1 1. ll decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, e` convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge. 4. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Art. 16. Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università 1. In attuazione dell’articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell’autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e’ adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e’ approvata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di adozione della delibera. 2. Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio dell’Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie e’ trasferita, con decreto dell’Agenzia del demanio, la proprietà dei beni immobili già in uso alle Università trasformate. 3. Gli atti di trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse. 4. Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e’ ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime. 5. I trasferimenti a titolo di contributo o di liberalità a favore delle fondazioni universitarie sono esenti da tasse e imposte indirette e da diritti dovuti a qualunque altro titolo e sono interamente deducibili dal reddito del soggetto erogante. Gli onorari notarili relativi agli atti di donazione a favore delle fondazioni universitarie sono ridotti del 90 per cento. 6. Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l’ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati. 7. Le fondazioni universitarie adottano un regolamento di Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità, anche in deroga alle norme dell’ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, fermo restando il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario. 8. Le fondazioni universitarie hanno autonomia gestionale, organizzativa e contabile, nel rispetto dei principi stabiliti dal presente articolo. 9. La gestione economico-finanziaria delle fondazioni universitarie assicura l’equilibrio di bilancio. Il bilancio viene redatto con periodicità annuale. Resta fermo il sistema di finanziamento pubblico; a tal fine, costituisce elemento di valutazione, a fini perequativi, l’entità dei finanziamenti privati di ciascuna fondazione. 10. La vigilanza sulle fondazioni universitarie e’ esercitata dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Nei collegi dei sindaci delle fondazioni universitarie e’ assicurata la presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni vigilanti. 11. La Corte dei conti esercita il controllo sulle fondazioni universitarie secondo le modalità previste dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 e riferisce annualmente al Parlamento. 12. In caso di gravi violazioni di legge afferenti alla corretta gestione della fondazione universitaria da parte degli organi di amministrazione o di rappresentanza, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca nomina un Commissario straordinario, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con il compito di salvaguardare la corretta gestione dell’ente ed entro sei mesi da tale nomina procede alla nomina dei nuovi amministratori dell’ente medesimo, secondo quanto previsto dallo statuto. 13. Fino alla stipulazione del primo contratto collettivo di lavoro, al personale amministrativo delle fondazioni universitarie si applica il trattamento economico e giuridico vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto. 14. Alle fondazioni universitarie continuano ad applicarsi tutte le disposizioni vigenti per le Università statali in quanto compatibili con il presente articolo e con la natura privatistica delle fondazioni medesime. STABILIZZAZIONE DELLA FINANZA PUBBLICA Art. 60. Missioni di spesa e monitoraggio della finanza pubblica 1. Per il triennio 2009-2011 le dotazioni finanziarie, a legislazione vigente, delle missioni di spesa di ciascun Ministero, sono ridotte per gli importi indicati nell’elenco n. 1, con separata indicazione della componente relativa a competenze predeterminate per legge. 2. Dalle riduzioni di cui al comma 1 sono escluse le dotazioni di spesa di ciascuna missione connesse a stipendi, assegni, pensioni e altre spese fisse; alle spese per interessi; alle poste correttive e compensative delle entrate, comprese le regolazioni contabili con le regioni; ai trasferimenti a favore degli enti territoriali aventi natura obbligatoria; del fondo ordinario delle università; delle risorse destinate alla ricerca; delle risorse destinate al finanziamento del 5 per mille delle imposte sui redditi delle persone fisiche; nonche’ quelle dipendenti da parametri stabiliti dalla legge o derivanti da accordi internazionali. Ministero dell’economia e delle finanze 846.000; Ministero del lavoro e della previdenza sociale 519.000; Ministero della giustizia 10.000; Ministero degli affari esteri 7.800.000; Ministero dell’interno 39.700.000; Ministero per i beni e le attività culturali 1.568.000; Ministero della salute 13.000.000; Ministero dei trasporti 67.000; Ministero dell’università e della ricerca 1.490.000; Ministero della solidarietà sociale 55.000.000; Art. 61. Ulteriori misure di riduzione della spesa ed abolizione della quota di partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica 5. A decorrere dall’anno 2009 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 5 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, non possono effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, per un ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2007 per le medesime finalità. La disposizione del presente comma non si applica alle spese per convegni organizzati dalle università e dagli enti di ricerca. 14. A decorrere dalla data di conferimento o di rinnovo degli incarichi i trattamenti economici complessivi spettanti ai direttori generali, ai direttori sanitari, e ai direttori amministrativi, ed i compensi spettanti ai componenti dei collegi sindacali delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere, delle aziende ospedaliero universitarie, degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e degli istituti zooprofilattici sono rideterminati con una riduzione del 20 per cento rispetto all’ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008. CONTENIMENTO DELLA SPESA PER IL PUBBLICO IMPIEGOArt. 64. Disposizioni in materia di organizzazione scolastica 4-ter) Le procedure per l’accesso alle Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario attivate presso le università sono sospese per l’anno accademico 2008-2009 e fino al completamento degli adempimenti di cui alle lettere a) ed e) del comma 4. Art. 66. Turn over 1. Le amministrazioni di cui al presente articolo provvedono, entro il 31 dicembre 2008 a rideterminare la programmazione triennale del fabbisogno di personale in relazione alle misure di razionalizzazione, di riduzione delle dotazioni organiche e di contenimento delle assunzioni previste dal presente decreto. 3. Per l’anno 2009 le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 523, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 possono procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 10 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell’anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascuna amministrazione, il 10 per cento delle unità cessate nell’anno precedente. 7. Il comma 102 dell’articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e’ sostituito dal seguente: «Per gli anni 2010 e 2011, le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere, per ciascun anno, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al personale cessato nell’anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 20 per cento delle unità cessate nell’anno precedente. 13. Le disposizioni di cui al comma 7 trovano applicazione, per il triennio 2009-2011 fermi restando i limiti di cui all’articolo 1, comma 105 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nei confronti del personale delle università. Nei limiti previsti dal presente comma e’ compreso, per l’anno 2009, anche il personale oggetto di procedure di stabilizzazione in possesso degli specifici requisiti previsti dalla normativa vigente. Nei confronti delle università per l’anno 2012 si applica quanto disposto dal comma 9. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette. In relazione a quanto previsto dal presente comma, l’autorizzazione legislativa di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e’ ridotta di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013. 9. Per l’anno 2012, le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 50 per cento di quella relativa al personale cessato nell’anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere il 50 per cento delle unità cessate nell’anno precedente. Art. 67. Norme in materia di contrattazione integrativa e di controllo dei contratti nazionali ed integrativi 1. Le risorse determinate, per l’anno 2007, ai sensi dell’articolo 12 del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, e successive modificazioni, sono ridotte del 10% ed un importo pari a 20 milioni di euro e’ destinato al fondo di assistenza per i finanzieri di cui alla legge 20 ottobre 1960, n. 1265. 5. Per le medesime finalità di cui al comma 1, va ridotta la consistenza dei Fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa delle Amministrazioni di cui al comma 189 dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Conseguentemente il comma 189, dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e’ così sostituito: «189. A decorrere dall’anno 2009, l’ammontare complessivo dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa delle amministrazioni dello Stato, delle agenzie, incluse le Agenzie fiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, degli enti pubblici non economici, inclusi gli enti di ricerca e quelli pubblici indicati all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e delle università, determinato ai sensi delle rispettive normative contrattuali, non può eccedere quello previsto per l’anno 2004 come certificato dagli organi di controllo di cui all’articolo 48, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e, ove previsto, all’articolo 39, comma 3-ter della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni ridotto del 10 per cento.». Art. 69. Differimento di dodici mesi degli automatismi stipendiali 1. Con effetto dal 1° gennaio 2009, per le categorie di personale di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la maturazione dell’aumento biennale o della classe di stipendio, nei limiti del 2,5 per cento, previsti dai rispettivi ordinamenti e’ differita, una tantum, per un periodo di dodici mesi, alla scadenza del quale e’ attribuito il corrispondente valore economico maturato. Il periodo di dodici mesi di differimento e’ utile anche ai fini della maturazione delle ulteriori successive classi di stipendio o degli ulteriori aumenti biennali. 2. Per il personale che, nel corso del periodo di differimento indicato al comma 1, effettua passaggi di qualifica comportanti valutazione economica di anzianità pregressa, alla scadenza di tale periodo e con la medesima decorrenza si procede a rideterminare il trattamento economico spettante nella nuova qualifica considerando a tal fine anche il valore economico della classe di stipendio o dell’aumento biennale maturato. 5. In relazione ai risparmi lordi relativi al sistema universitario, valutati in 13,5 milioni di euro per l’anno 2009, in 27 milioni di euro per l’anno 2010 e in 13,5 milioni di euro per l’anno 2011, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, tenuto conto dell’articolazione del sistema universitario e della distribuzione del personale interessato, definisce, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze, le modalità di versamento, da parte delle singole università, delle relative risorse con imputazione al capo X, capitolo 2368, dello stato di previsione delle entrate del Bilancio dello Stato, assicurando le necessarie attività di monitoraggio. Art. 72. Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo 1. Per gli anni 2009, 2010 e 2011 il personale in servizio presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le Agenzie fiscali, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli Enti pubblici non economici, le Università, le Istituzioni ed Enti di ricerca nonche’ gli enti di cui all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, può chiedere di essere esonerato dal servizio nel corso del quinquennio antecedente la data di maturazione della anzianità massima contributiva di 40 anni. La richiesta di esonero dal servizio deve essere presentata dai soggetti interessati, improrogabilmente, entro il 1° marzo di ciascun anno a condizione che entro l’anno solare raggiungano il requisito minimo di anzianità contributivo richiesto e non e’ revocabile. La disposizione non si applica al personale della Scuola.
BRICIOLE


Quante cose ci dividono lo sai
oggi che abbiamo fretta ed amarsi è difficile
i tuoi occhi che sorridono a metà
calamitano azioni e parole le solite...
tu che reciti distrattamente
io che mi eccito nei sogni miei
in questo letto privo di orizzonte
dove il sole non tramonta mai
Vedi caro amore mio Come si apre le braccia ad un vento senza fiato all'ultima bugia al silenzio che accusai colpevoli
Come si esce dalla festa con il trucco in faccia il cuore un pò ubriaco e una fotografia
come qualcosa che non appartiene a noi
E restano le briciole però
Si continua a fingere lo sai
lo so
Quante strade ci allontanano da qui
Ma le speranze incollate ai difetti guariscono
le ferite di ogni estranea verità
risparmiandoci l'ultimo errore possibile...
Così il passato muore nel presente
e ci incontriamo un'altra volta qui
nell'infinito spazio di un istante
come due interpreti di un altro film
vedi caro amore mio anche sotto la pioggia un altro vento stende la sua biancheria ed asciuga le colpe e le lacrime
anche quando senza orchestra il battito solfeggia e l'ultimo rimasto Ancora ci appartiene e se lo voglio e se lo vuoi ci aspetteremo qui...
Forse è solo il bisogno di vivere
ecco perchè in questo addio mi cadi fra le braccia e sembra solo un gioco della fantasia un'altra scusa per accorgersi di noi
Restano le briciole però
si continua a fingere
lo sai
lo so

M.M
Mi domando perché quando vivi aspettando un giorno passa lentamente come fosse un anno
Mi domando perché non sono nato nel 50 Avrei saputo cosa fare io negli anni 70
Mi domando se sei mia oppure se fai finta E se alla fine dei fatti essere onesti conta
Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi O da qualcuno che pensava solamente ai cazzi suoi
Mi domando perché mi fa schifo la mia faccia A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere solo quello che non ho Mi domando soltanto perché Gesù Cristo è morto in croce per me
Voglio sentirmi libero da questa onda Libero dalla convinzione che la terra è tonda Libero libero davvero non per fare il duro Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane E’ sacra come il pane
Mi domando perché pensare troppo mi turba
E se una volta almeno mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio E se mio figlio mi odierà Perché purtroppo si odia Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia è una vita felice E so rispondere solo che mi piace
Voglio sentirmi libero da questa onda Libero dalla convinzione che la terra è tonda Libero libero davvero non per fare il duro Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane E’ sacra come il pane
Libero perché ognuno è libero di andare Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane
Le luci della notte mi fanno compagnia
sto in macchina da solo perché tu sei andata via
e provo a immaginare il mio futuro senza te, come farò a ricominciare, un'altra donna, con un altro modo, di fare riabituarmi a mangiare, a guardare un film, a dormire insieme, a non aver paura dei miei cattivi odori, a sussurrare piano
gli amori vanno via ma il nostro ma il nostro no
il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente se non lo fai tu
e intanto ogni cosa se vuoi da sempre mi parla di noi
stasera sei lontana mentre io penso a te
eppure sei vicina a me non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita sembra ieri eppure mi hai cambiato la vita.....
gli amori vanno via ma i sogni ma i sogni no
alcuni non si avvereranno mai però
immaginare è l’unica certezza che ho
e questa solitudine che sento sarà il prezzo per un po’ di libertà
stasera sei lontana mentre io penso a te eppure sei vicina a me non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita sembra ieri eppure mi hai cambiato la vita
stasera sei lontana mentre io penso a te eppure sei vicina a me non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita..........

venerdì 17 ottobre 2008

la cioccolata fa bene????

ma direi proprio di sì.....oggi ho avuto una conversazione molto carina con una mia compagna di corso,di cui non faccio nome...giuggiola:) e insomma mi diceva che nel suo blog ha inserito un post su argomento dolcissimo:la cioccolata...beh io mi sento di dirle che la cioccolata non fa bene....di più.....:) parlo da grande golosona...ma credo sia forse l'unica cosa su cui si possa sempre contare..sei triste e lei ti tira sù, sei debole e lei ti fornisce energia...mi s'illuminano gli occhi solo a pensarci.....è buona e fa bene....poi se per qualche cioccolatino in più ti spunta un bambino sulla fronte...ma chi se ne frega,il piacere che hai provato nel gustarti quel cioccolatino è inappagabile....

ragazzi che casino....

ragazzi ma che casino con questo blog...mi sa che la mia ignoranza in campo informatico non ha paragoni...per fortuna che una certa persona mi ha guidato in questa mia avventura con il computer:) vero giuggiola???? via ora vedo che ho combinato con questo post....